Negli ultimi due anni, alberghi e ristoranti sono stati tra i settori più colpiti dalla pandemia. In Europa, é previsto che il turismo domestico tornerà ai livelli precedenti alla pandemia entro il 2022, mentre la ripresa della domanda internazionale è rimandata al 2024. Tuttavia, l’impegno per la sostenibilità è destinato a rimanere e il turismo sostenibile è un’opzione sempre più popolare nel settore. Come ha affermato Zurab Pololikashvili, Segretario generale dell’UNWTO, “la sostenibilità deve smettere di essere una nicchia nel turismo e diventare la nuova norma”.

Una delle sfide più importanti in questo settore è che gli hotel non solo devono soddisfare i requisiti minimi per essere considerati sostenibili, ma devono farlo garantendo il massimo benessere sia dei clienti che dei dipendenti. In generale, gli edifici svolgono un ruolo cruciale nel passaggio a un’economia priva di emissioni di carbonio e, secondo la Roadmap 2050 dell’UE, l’obiettivo è raggiungere una riduzione del 90% entro il 2050 rispetto ai livelli del 1990. Il patrimonio edilizio europeo sta cambiando molto lentamente: oltre 220 milioni di strutture e l’85-95% degli edifici esistenti saranno ancora in uso nel 2050 e non sono efficienti dal punto di vista energetico.

Passi verso un settore alberghiero più sostenibile

Per avere un settore alberghiero più verde, un intervento importante da considerare è l’isolamento termico, che permette di ridurre il consumo energetico senza modificare l’infrastruttura dell’edificio. Il caso di studio presentato da Romano e Mancini ha rilevato che la sostituzione delle finestre esistenti con finestre a doppio vetro, l’installazione di pompe e fan coil per la climatizzazione invernale ed estiva, l’aggiunta di un sistema di ventilazione meccanica, la sostituzione delle lampade esistenti con quelle a LED, l’inserimento di sensori di movimento nelle aree comuni e l’integrazione di pannelli solari sul tetto (con una batteria) hanno un impatto significativo. Nello studio, il consumo energetico dei quattro hotel di Roma presi in considerazione è stato ridotto da 210-375 KWh/m2 a 99-160 KWh/m2. Inoltre, grazie alle sovvenzioni statali, il tempo di ritorno dell’investimento si è ridotto da 9-18 anni a 4-7 anni.

Anche se queste misure possono sembrare molto costose e non generare alcun valore per il bilancio dell’azienda, la realtà è completamente diversa. Secondo l’ultimo rapporto sui viaggi online nel 2022, il 90% degli utenti cerca opzioni sostenibili al momento della prenotazione ed è diventato un filtro sui siti di prenotazione alberghiera come Booking o Kayak.

Inoltre, l’implementazione di azioni e politiche di sostenibilità nel settore porterà un aumento del valore sia tangibile che intangibile. Da un lato, una maggiore efficienza energetica e il riciclo dei rifiuti porteranno a una riduzione dei costi. D’altra parte, in un settore in cui l’esperienza del cliente, la raccomandazione e la fedeltà giocano un ruolo essenziale, valori come la fiducia e il rispetto possono differenziare un marchio alberghiero e creare un vantaggio competitivo a lungo termine. La sostenibilità ambientale non deve essere vista come un costo, ma come un’opportunità commerciale.

Per qualsiasi azienda, per implementare azioni e politiche legate alla sostenibilità o per impegnarsi a diventare Net Zero (come da linee guida e metodologie SBTi), è necessario progettare una roadmap di riduzione delle emissioni e fissare obiettivi a medio e lungo termine, combinati con l’utilizzo di carbon offsets e di Energy Attribute Certificates (EACs), al fine di compensare le emissioni non abbattibili.

La roadmap inizia con il calcolo della carbon footprint, che ci permetterà di avere un quadro completo delle emissioni di gas serra. Una volta elaborato, guiderà la decisione delle azioni e delle politiche che avranno il maggiore impatto sulla riduzione delle emissioni. Ad esempio, l’implementazione di politiche di approvvigionamento sostenibile di prodotti alimentari e di manutenzione, ecc. o lo sviluppo di una strategia di economia circolare, come l’utilizzo di acqua alluvionale filtrata per i servizi igienici e/o il giardinaggio. Strive è uno sportello unico che aiuta le aziende a sviluppare una strategia climatica per diventare più competitive e resilienti ai cambiamenti climatici. Vi invitiamo a compilare questo modulo o a mettervi in contatto con noi di hello@strive.earth per saperne di più su questo argomento.

Ricerca e stesura: Matija Abalos Navarrete